Targata PC: in giro per l’Italia e il mondo, in due, su una Vespa 125 ET3

Cari Marco e Giulia, ho terminato di leggere il vostro libro dove raccontate dei vostri incredibili viaggi. Leggendo è stato come viaggiare con voi. Vi auguro ancora tanti Km con la vostra vespetta. È stata una lettura davvero emozionante. Grazie

Cari amici,

purtroppo ho concluso l’avventura con TARGATA PC, dico purtroppo perché anche un libro come un viaggio ha una partenza ed un arrivo. TARGATA PC mi ha tenuto compagnia per ben 11 giorni, voluti di mia iniziativa, centellinando pagina per pagina.

Il libro è molto bello, sia nel contenuto che nel formato, splendida la carta e foto spettacolari, con una lettura agile ed entusiasmante.

Questo libro ci porta in viaggi “a ritmo lento”, come prediligono i due autori, ma è anche una autentica lezione di viaggio e se letto con attenzione, tra le righe ci sono anche belle filosofie di vita.

Una chicca da non perdere e da tenere in mostra nella nostra biblioteca, complimenti agli autori Marco e Giulia

Nella mia libreria c’è una spazio dedicato a tutti i libri a tema “ Viaggi in Vespa “ che riesco a racimolare ( o che mi faccio regalare ) . Poteva mancare TARGATA PC ? Assolutamente no .

Marco e Giulia sembrano aver scritto il libro quasi si trattasse di una guida , ma non una guida turistica ma bensì una guida più importante , una guida emozionale , capace di farti vivere appieno i luoghi da loro esplorati e respirare (oltre al famoso “eau de miscel N.2) emozioni vere , VIVE .

Le discese ardite e le risalite , cantava un tale Lucio Battisti ; e la vespa (chissà se le hanno dato un nome?) dei due protagonisti sembra averla ascoltata parecchie volte perché le affronta sempre con bonaria fiducia e pagina dopo pagina , pendenza dopo pendenza tifi con lei e per lei !!!Ne supererà molte altre ne sono convinto .

Paesi , città ,cibo, personaggi , incazzature e sorrisi : sono gli ingredienti di questo libro scritto in maniera lineare e mai noioso.

Appena terminata la lettura ti vien voglia di far il pieno , mettere in prima e partire .

Una cosa però mi continua a ronzare nella testa , ovvero , la carinissima nonnina sarà poi riuscita visitare Roma e vedere il Papa ? Chi è la carinissima nonnina ? Beh , non vi resta che leggere il libro per scoprirlo !!!

Ps: Giulia , anche io ho sempre ODIATO il termine Zavorrina !!!

Marco è uno scrittore, uno sceneggiatore, un regista e soprattutto un Vespista; la sua scrittura è fresca ritmata e divertente, l’impianto narrativo è ben disegnato e i cambi di piano e di scena sono perfetti e tutto ha una giusta curvatura ironica; mi aveva già coinvolto dalla lettura degli stralci pubblicati su FB, non solo riportandomi a viaggi che ho fatto oltre quaranta anni fa (leggendo sentivo il profumo della miscela al due – facciamo due e mezzo – e mi ritrovavo a fare i gesti che solo un Vespista conosce), ma portandomi addirittura in sella a vedere quei posti, assaggiare quei sapori, incrociare gli sguardi delle persone, riflettere sulla bellezza e la semplicità, che spesso stanno insieme. Ho subito ordinato il libro, che si annunciava come il poema epico di un Vespista moderno ( un Vespista – quello con la Vespa due tempi e il cambio al manubrio – può essere moderno e modernista più di Marinetti!); e non mi ha deluso. Marco (evidentemente sempre ispirato da Giulia, senza la quale forse la sua ‘brillanza’ si sgonfierebbe come le gomme a Stonehenge 😉 ) ha la capacità, per niente scontata, di mantenere il ritmo per tutto il libro donando al lettore non solo immagini di viaggio efficaci, ma anche spunti di riflessione su temi profondi; e lo fa con la leggerezza che non è mai banalità o, peggio, superficialità. Il libro è arricchito da annotazioni tecniche e , alla fine di ogni capitolo, da tre QRCode che riportano all’itinerario e alla mappa del viaggio, ed una una playlist musicale che l’autore suggerisce – se si vuole – per accompagnare la lettura: un vero lavoro multimediale a cui Aldous Huxley aggiungerebbe solo la dimensione ‘odorosa’ 🙂 . Questo libro mi è piaciuto molto, e mi ha mosso non solo i ricordi, ma anche la voglia di rimettere i bagagli sulla mia Vespa 125 Primavera di quaranta anni fa (con le marce al manubrio!) e partire. E’ un libro che ogni appassionato di narrativa di viaggio e soprattutto ogni Vespista (vero) dovrebbe avere. Io ce l’ho, ed ha trovato posto nella mia libreria nella narrativa di viaggi, tra un libro di Colin Thubron e ‘Il Viaggio Incredibile’ di Tristan Jones.

In un periodo dove tutto è spettacolo, dove tutto è enfatizzato per acchiappare qualche like dico, finalmente!

Un libro genuino, fatto da Vespisti per i Vespisti, di quelli che hanno bisogno di sentirsi dire che in viaggio puoi forare, ti può venire il mal di pancia e puoi essere veramente distrutto, ma allo stesso tempo puoi mangiare, bere e trovare amici con cui condividere esperienze.

In un dedalo di libri in cui si enfatizza il gesto eroico, la prestazione, l’aver affrontato una vacanza come se fosse una missione su Marte (semicit), finalmente un libro nella quale si ritrova una dimensione umana delle cose, l’ammissione della “debolezza”.

Non è vero che per viaggiare veramente si debba per forza fare l’eroe a sproposito, vagare senza meta o dormire all’addiaccio; puoi anche onestamente viaggiare come dovrebbe veramente essere, sedendoti sulla Vespa, mettendo la miscela e partendo, senza troppi fronzoli e senza troppa filosofia.

Grazie Marco, per esserti esposto nel raccontare così tanti lati del Vespismo spesso celati, e grazie Giulia, per aver ammesso finalmente che le vere partecipi siete voi passeggere, stipate in 10 cm di sella e costrette a vedere la strada solo da un lato.

Un libro da leggere con calma, con in sottofondo la playlist da loro consigliata, perché si sa, se vai di fretta ti perdi le fragole a bordo strada.